Il percorso per arrivare alla modifica dell’articolo 9 è ancora lungo ma “quello di oggi rappresenta un tassello fondamentale nel grande puzzle che compone la transizione ecologica”
Inserire la tutela dell’ambiente e degli animali tra i principi fondamentali della Repubblica. Il percorso per arrivare alla modifica dell’articolo 9 della Costituzione è ancora lungo, ma il primo atto verso la transizione ecologica è stato compiuto oggi in commissione Affari costituzionali del Senato che ha approvato con l’accordo di tutta la maggioranza.
“La Repubblica tutela l’ambiente e l’ecosistema, protegge le biodiversità e gli animali, promuove lo sviluppo sostenibile, anche nell’interesse delle future generazioni”: questa è la breve frase da aggiungere all’articolo 9 della Carta, che sancisce la promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione.
“Si tratta di un passo decisivo per allineare la Carta costituzionale italiana a quella di quasi tutti gli Stati europei. Soprattutto si tratta di un tassello fondamentale nel grande puzzle che compone la transizione ecologica e solidale”, aggiungono i Senatori auspicando che presto arrivi la calendarizzazione del provvedimento in Aula “affinché si possa procedere in maniera più spedita possibile all’approvazione definitiva di questa riforma, che farà dell’ecologia, della tutela della biodiversità e degli ecosistemi il pilastro di ogni strategia per lo sviluppo ed il progresso del Paese”.
Il risultato raggiunto è importante soprattutto per le future generazioni, e assume un valore ancora più rilevante nel corso di una pandemia che farà da spartiacque nel nostro stile di vita e nel momento in cui l’Unione europea assume obiettivi ancora più ambiziosi nel contrasto ai cambiamenti climatici.
La Lega, con il capogruppo in commissione Luigi Augussori e il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, sostiene che “difendere l’ecosistema e la natura è una missione da compiere per garantire alle future generazioni un ambiente sano. Siamo favorevoli alla difesa degli animali e dell’ambiente ed orgogliosi – aggiungono – che il nostro contributo sia stato determinante per indirizzare l’azione della maggioranza”.
Michela Vittoria Brambilla, deputata di Forza Italia e presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, sottolinea la “vittoria di tutti coloro che vogliono difendere l’ambiente e veder rispettati gli animali. Ora le aule parlamentari – afferma – hanno davvero l’opportunità di condurre in porto un grande cambiamento, di straordinaria portata, giuridica, sociale e culturale”.
Soddisfazione anche del ministro dei Trasporti Enrico Giovannini, uno dei promotori della tutela dell’Ambiente in Costituzione quando era portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.
Questo è davvero un risultato “storico”. L’inserimento in Costituzione del riferimento allo sviluppo sostenibile e alle future generazioni sarebbe un fatto davvero straordinario sul piano culturale e politico”.